Conosci il paese dove fioriscono i limoni?
Una terra millenaria, fatta di profumati boschi d’ulivi, baie e insenature incontaminate, strapiombi solitari e spiaggette tropicali, che un tempo ha affascinato artisti, scrittori e personaggi illustri e che ancora oggi non smette di incantare chiunque la visiti, con la sua umile ma ineguagliabile bellezza. Ed è in questa terra che la nostra storia affonda le sue radici, a partire dagli anni '20 del secolo scorso, quando artisti e pittori erano soliti giungere a Palinuro; artisti che come Wolfgang Goethe partivano per scoprire il Sud Italia e il Mediterraneo.
Una storia (im)memorabile
La bellezza di Palinuro non è rimasta a lungo celata: molti artisti tedeschi che risiedevano a Ischia o in Costiera amalfitana partivano all’avanscoperta di località ancora inesplorate, come il Cilento. Tra questi vi sono il pittore Walter Herzger e la moglie Gertrud, i quali soggiornarono nel nostro albergo fino alla metà degli anni '50; loro e tanti altri furono ospiti dei nostri bisnonni Felice e Alessandra Pacelli. L’attuale Albergo Santa Caterina è stata la casa di tutti i viaggiatori, tra i quali anche nobili e aristocratici, che passavano per Palinuro; un piccolo albergo ospitale dove, come racconta Guido Piovene nel suo reportage “Viaggio in Italia”, il padrone Pacelli narrava aneddoti locali e la cuoca di Palinuro, sposata a un veneto, mescolava con maestria i sapori campani e i sapori veneti, creando un connubio perfetto.
Il coraggio di un uomo che ha cambiato il nostro destino
Nel 1949 Pietro Pacelli trasformò la pensione Pacelli in un albergo. Da poco si era conclusa la guerra e a quel tempo Palinuro, piccolo borgo di marinai, era difficile da raggiungere, in quanto non c’erano strade e per spostarsi si andava in barca o in groppa all’asinello. L’intraprendenza di Pietro Pacelli fu quindi vista come scelleratezza, e allo scetticismo della gente lui rispose di rimando che l’albergo l’avrebbe chiamato Santa Caterina, come Santa Caterina d’Alessandria, protettrice dei pazzi. La sua lungimiranza e il suo amore per il territorio sono state le forze motrici che hanno dato la spinta al turismo di Palinuro. Al Santa Caterina si sono succeduti il San Pietro, dedicato a Pietro Pacelli e inaugurato dai nostri genitori Domenico Cerullo e Rita Corradin, e il Camping Odissea.